La Pedagogia Steiner-Waldorf

la pedagogia steiner waldorf

Fondamenta della pedagogia Steiner-Waldorf

La pedagogia Steiner-Waldorf parte dalla premessa che ogni essere umano vive tre diversi aspetti dell’esistenza:

  1. quello esteriore fisico, direttamente percepibile attraverso i sensi;
  2. quello interiore, fatto di esperienze personali, che gli permette di relazionarsi con il mondo esterno e che si esprime nei suoi pensieri, sentimenti e atti volitivi;
  3. quello in cui nella sua individualità giungono ad esprimersi ideali e contenuti, patrimonio dell’intera umanità; in essi il mondo e l’esistenza si rivelano all’individuo nella loro natura reale e completa.

Parte anche dalla visione dello sviluppo umano come l’interazione, all’interno di ogni persona, tra l’organismo ereditato e l’Io, il nucleo essenziale di ogni individuo che vuole esprimersi appieno.

Partendo da queste basi, allora, il processo educativo è visto come un sostegno all’individuo in evoluzione su due fronti:

  1. in un primo tempo, aiutare il bambino a far sì che la sua corporeità diventi uno spazio abitativo adeguato ad accogliere la sua interiorità e, allo stesso tempo, con porte e finestre aperte sul mondo;
  2. in un secondo tempo, sostenere il bambino mentre questi impara a utilizzare la sua corporeità come mezzo attraverso il quale rapportarsi al meglio con il suo contesto sociale, culturale e ambientale e guidare sempre più responsabilmente ed autonomamente il proprio percorso di vita.

Il percorso educativo ha una funzione precipuamente armonizzante, in grado di influenzare positivamente l’organismo e i suoi processi vitali. Il curriculum ha anche funzione terapeutica e supporta un sano sviluppo dell’intera persona. Salute significa in questo senso equilibrio dinamico delle forze interne al bambino, ovvero la capacità del singolo individuo di rapportarsi alle altre persone e al mondo in maniera propositiva ed attiva.

Esiste un ritmo universale dello sviluppo dell’essere umano e il percorso educativo deve seguire e accompagnare gli stadi evolutivi dell’alunno e proporre esperienze capaci di favorire, ad ogni stadio, il migliore sviluppo dell’individuo.